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Il nostro viaggio inizia in un angolo di Lazio alle porte di Roma, "tra la Via Pontina e il West". Qui, in una terra che settant'anni fa è stata strappata alle acque e ora lotta per bere, si combatte dal 2004 una delle battaglie-simbolo del più contestato e controverso processo di privatizzazione avvenuto in Italia. Ad Aprilia 6.500 famiglie si battono strenuamente, da più di cinque anni, contro la gestione dell'acquedotto locale, affidata a una società mista pubblico-privato. La loro strategia è al contempo legale ed emotiva: è fatta di informazione, di ricorsi e controricorsi, di denunce, di opposizione a strumenti come i derivati finanziari ad alto rischio (gli stessi che hanno provocato l'attuale crisi dei mercati). Questo libro usa la storia e le battaglie dei cittadini di Aprilia come percorso-guida e cartina tornasole della gestione delle risorse idriche in tutto il nostro paese. Ma non si parla solo d'acqua. Si parla anche di carta: quella delle bollette e quella filigranata delle banconote, un sacco di soldi (e di debiti). Quella, più volatile, su cui sono redatti i mille contratti, regolamenti, delibere e decreti (fino all'ultimo, del 18 novembre 2009) che costruiscono l'architettura di quella terra immateriale in cui il liquido più prezioso che abbiamo diventa inestimabile, soprattutto per gli affari.