Tab Article
Personalità artistica prepotente e suggestiva, Mario Giansone (Torino, 1915-1997) fu scultore di profonda originalità e di elevata capacità tecnica, ma anche pittore, grafico, orafo, ideatore di tecniche sperimentali sull'arazzo. Uomo difficile, introverso, negli anni sempre più attratto dal paranormale e dallo spiritismo, si isolò in un mondo tutto suo, a proprio agio solo nell'insegnamento, ricordato ancora oggi dagli allievi come catturante e fascinoso. Questo volume vuole essere un "risveglio della memoria" nei confronti di un artista a lungo dimenticato, mentore di una poetica che è visione, sottile dimensione esoterica, documento di una lezione che ha attraversato le sperimentazioni più avanzate del secolo scorso. Le tavole a colori di sculture, xilografie, incisioni, dipinti, disegni, arazzi, gioielli, sono suddivise per temi, dai gatti alle donne, dalla guerra al jazz. I testi sono di D. Alaimo, M. Basso, E. Debandi, G. Floridia, C. Fruttero, G.L. Marini, A. Mistrangelo, M. Pontet e C. Zanconato. Nel centenario della sua nascita, a Torino sono state organizzate mostre presso il Liceo Artistico Aldo Passoni, il Gruppo Ersel, Palazzo Saluzzo Paesana