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L'opera ricostruisce la storia e l'arte dei giardini nel mondo: il primo volume parte dalle radici simboliche precristiane, attraverso i giardini del Medio Oriente, di Roma, dell'Islam, della Persia, dell'India e dell'Europa rinascimentale e barocca. Il secondo descrive la parabola (e celebra le glorie) del giardino borghese dal 1800 a oggi, che presenta radicali differenze da quelli dei secoli precedenti, e in particolare la crisi del giardino architettonico a favore di quello "naturale". Un excursus che delinea le influenze, le relazioni, gli sviluppi del giardino inteso come deposito di conoscenza, testimonianza del potere, rifugio dell'anima, fuga da una natura pericolosa o come ritorno a una natura a lungo dominata. Leggibile e divertente nonostante il taglio scientifico, l'opera è destinata al pubblico più vasto e agli addetti ai lavori.