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Dal 1973 al 1975 Eugenio Barba e l'Odin Teatret dalla Danimarca si trasferiscono, a più riprese, in Sardegna e nel Salento, per portare il teatro in "luoghi senza teatro", alle popolazioni che abitualmente non ne fruivano. Durante queste permanenze, l'Odin definisce, come modalità di relazione con gli abitanti dei paesi salentini e sardi, in prevalenza contadini e pastori, il cosiddetto "baratto culturale" per cui al dono della loro arte i locali rispondevano con una canzone tradizionale, un ballo o una festa. Un'esperienza destinata a lasciare un segno nei territori interessati, soprattutto nel Salento dove l'Odin aveva come referenti un gruppo di intellettuali, tra i quali Gino Santoro e Rina Durante, impegnati nella ricerca e riproposta della musica tradizionale. Il libro ricostruisce questa singolare vicenda attingendo principalmente a fonti dell'epoca e dal punto di vista dei protagonisti, individuando anche nessi con l'incendio che, da lì a poco, sarebbe divampato attorno al "rinascimento della pizzica". Nel DVD allegato, il documentario di Ludovica Ripa Di Meana, In cerca di teatro, e il film di finzione di Torgeir Wethal, Vestita di bianco