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Nel febbraio del 1954 Leo Levi avviava una campagna di rilevazione presso le Comunità ebraiche italiane al fine di salvaguardare dall'oblio le musiche liturgiche di tradizione orale, appellandosi alla memoria di Ufficianti o frequentatori delle diverse sinagoghe dato che nella maggior parte dei casi quei canti erano già caduti in disuso. Le registrazioni, confluite nella monumentale raccolta 52 del CNSMP, hanno pertanto un valore documentario unico in quanto costituiscono le fonti più complete attorno a questo genere di canti. Nato dalla collaborazione tra l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e l'Archivio Ebraico Terracini di Torino, il volume prende in considerazione le rilevazioni effettuate in Piemonte, di gran lunga le più rilevanti dell'intera raccolta, e, nell'allegato CD, presenta una selezione dei brani registrati ad Acqui, Alessandria, Asti, Casale Monferrato, Cuneo, Fossano, Moncalvo e Torino. La varietà di tradizioni, che da sempre ha caratterizzato l'ebraismo piemontese per le sue componenti di origine ashkenazita, sefardita, italiana e francese, si riflette anche nella ricchezza delle sue espressioni musicali, segnate dalla coesistenza di forme espressive e di motivi liturgici eterogenei all'interno di ogni tradizione locale. Con saggi di Walter Brunetto, Enrico Fubini, Alberto Moshe Somekh e Francesco Spagnolo e la trascrizione dei testi poetici con traduzioni in italiano e in inglese.