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Sposò, amò e lasciò uccidere il giovane marito dagli amici dell'amante Generale Luigi e sfidò il Papa, pur essendo soggetta al baliato e alla chinea verso il capo della Santa Romana Chiesa. Solo grazie a lui era possibile, previo pagamento di 8.000 fiorini, ottenere lo stendardo, cioè il vessillo di S.Pietro, ed annettere al Regno tutte le Terre ribelli di rito greco all'unica chiesa cristiana, la S.R.E. E così, mentre Giovanna tornava incoronata da Avignone, l'Aquila festeggiava la rivolta e annunciava al Regno l'agognata indipendenza che si risolse con un eccidio e con la nomina a Vicerè dell'Abruzzo di Galeotto Malatesta di Cesena. L'amante Luigi le salvò la corona, le ridiede credibilità, le custodì il tesoro e alla fine la sposò. Lei non ripagò con lo stesso amore, anzi, lo fece salire sul trono e poi lo scaricò senza mai farlo diventare Re.