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Isabella dei duchi del Balzo (de Baux di Andria) fu la regina più sfortunata di ogni tempo. Sposò Federico I, il re che stette sette anni sul trono di Napoli senza mai sedersi, per le tante battaglie a cui partecipò. È un viaggio con la viva voce dei protagonisti tirati in ballo senza confondere la vera cronaca di cortigiani, notai e viaggiatori con artificiose storie non coeve. È lo specchio in cui si riflette la principessa nata a Venosa con sullo sfondo la congiura dei baroni irpini e pugliesi distrutti dagli stradiotti veneziani del Duca di Mantova che si elevò a Duce di Ariano e a Governatore di Benevento in nome del papa. La povera Isabella, sballottata fra un paese e l'altro, conobbe il vero volto della gente e, da figlia del Principe Pirro (Pierre), si circondò di musici e cortigiani, a cominciare da Rocziero de Pacientia che scrisse un poema, Lo Balzini, durante il viaggio per l'incoronazione. Fu dopo questo peregrinare che la regina si riunì alle altre principesse tristi ad Ischia prima di vivere e poi terminare i suoi giorni nella splendida Ferrara alla corte del Duca Alfonso D'Este dopo i viaggi a Blois e a Valenza dal marito prigioniero e dal figlio Ferrante III.