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Francesco II Borbone, alias Franceschiello, fu l'ultimo sovrano sul trono di Napoli. Regnò poco e con un Governo retrò, osteggiato dallo zio filo-francese Principe Luigi, mentre cominciavano le istruzioni al Comitato Unitario di Benevento e Garibaldi era già in Sicilia. Promulgò Statuto, amnistia per i moti del 1848, ma lo zio tradì con un colpo di stato democratico. Mentre Garibaldi si nominava Direttore del Movimento "Ordine" e poi Dittatore sebbene osteggiato da tre traditori filo-cavouriani: LL., GG. e BB. Ma gli Ammiragli e Governo tradiscono, lo Zio del Re è per un altro Golpe. L'esercito di Flores è in ritardo rispetto a Turr, seguono i massacri di Ariano e Montemiletto. È la fine per l'ex Re che si rifugia a Roma e fomenta il brigantaggio, osservando inerme l'annessione allo stato di Sardegna al fianco del Papa che perse Benevento, sebbene inviarono De Crescenzo a costituire il Comitato di Portici.