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In questo volume, per la prima volta in Italia John Porcellino, maestro dell'autoproduzione e di un autobiografismo sommesso e zen. Ci sono anche l'inquietante Death di Max Andersson, lo strampalato Balkan Express di Vostok, e le dinoccolate beghine di Marcel Rujters. La pillola contro l'amnesia visiva e politica che ci affligge si chiama invece Emory Douglas, grafico della rivolta delle Pantere Nere, affiancato dall'altro americano, creatore di icone per i movimenti, Peter Kuper. Non potevano certo mancare in un numero così corposo gli autori italiani. Tra gli altri, la ristampa della storia su Pietro Maso di Paolo Bacilieri, che all'epoca della sua prima uscita, nel 1996, suscitò numerose polemiche. Oggi rimane un cult dell'interpretazione del reale. Gli occhi non viaggiano solo su immagini, ma anche attraverso parole. Così Aleksandar Zograf, in versione giornalista, intervista il disegnatore americano Ben Katchor, l'autore de L'ebreo di New York, il migliore ritratto del mondo ebraico americano dopo Will Eisner.