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"Se fosse nato ad Haiti, Antonio Provazza molto probabilmente non sarebbe stato Poeta. Perché la sua giovane, intensa, feconda vena poetica è intrisa profondamente della sua natura di uomo del Sud d'Italia e più precisamente dell'appartenere totalmente a quel destino a sfondo ineluttabilmente tragico degli artisti della Magna Grecia. [...] La contemplazione della natura, dell'orizzonte, della lenta danza del mare, del bagliore serale della luna e delle stelle; lo sguardo rivolto ad Oriente, alla ricerca costante della propria rotta, di se stesso e dell'altro, perfetto, perché in sè riflesso; il desiderio di perdersi, l'andito al disfacimento, al dissolvimento dell'Io e il risvegliarsi poi ancora nella natura, il risorgere a nuove speranze: tutto ciò è classicamente e spontaneamente vivo nelle corde più intime della sua Poetica." (dalla prefazione di Carlo Gaudio)