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Cosa succederà a Milano da qui a sei anni, al giorno in cui si apriranno i battenti della tanto agognata Expo? Sarà solo una colata di cemento? Sarà l'intera città nel suo complesso a beneficiare delle commesse di lavoro? Oppure sarà la sola Compagnia delle opere a fare la parte del leone? Sono queste alcune delle domande per certi versi cruciali a cui risponde Aldo Bonomi, sociologo sul territorio di lunga esperienza. La sua analisi però parte da lontano: dalla fine del sistema fordista che aveva sconvolto la città già all'inizio degli anni Ottanta, al passaggio alla Milano della moda e del design preannunciata dal craxismo, per arrivare infine alla nuova composizione di classe dell'inizio di millennio.