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Picchi rievoca con graziosi aneddoti immersi nelle atmosfere dell'epoca un tratto leggero di vita quotidiana; nel libro c'è molto di più di una storia di un aperitivo. Quella della nascita del Negroni è una pagina di costume che l'autore sa ben disegnare, raccontando la vita e la personalità dei due protagonisti: il conte Camillo Negroni e il barista Fosco Scarselli, che ci sono restituiti come personaggi a tutto tondo; tratteggiando il clima sociale, politico e culturale della Firenze che va dal 1865 (anno della sua investitura a capitale del Regno) a fin dopo la prima guerra mondiale; ripercorrendo la storia e tracciando una Mappa dei Caffè storici della città, ritrovi di poeti e intellettuali, luoghi di elaborazione politica e letteraria, dove nacque il famoso cocktail "Negroni". Il tutto è integrato da una serie di fotografie, illustrazioni e documenti d'epoca, e da una Cartina di Firenze con i Locali storici del Conte (hotel, trattorie e fiaschetterie), ancora esistenti. Non mancano, per finire, ricette e consigli per preparare in maniera filologica l'"americano alla maniera del conte Negroni" e tutte le sue varianti. Il punto di partenza è la Firenze fra il '19 e il '20, la Firenze della "Voce" e di "Solaria", degli ultimi anni futuristi e delle prime turbolenze fasciste. In quella Firenze, al banco del "Casoni", un bar che adesso non c'è più, il conte Camillo Negroni inventò il meraviglioso cocktail. Il Conte offre il titolo alle ricerche di Luca Picchi e ci accompagna attraverso l'Italia...