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La prima parte del libro presenta la raccolta "Le pagine dei giorni" che il poeta Tiziano Rossi introduce con le seguenti parole: "Il pullulare delle cose e il pulsare del tempo: nei suoi versi puntiformi ed ellittici." Lorenzo Stoppa Tonolli sa evocare il sonno e il risveglio di tante presenze; il ciclo delle stagioni; il respiro delle ore, il loro silenzio e la loro voce; la gestazione, il pieno manifestarsi e il declinare degli accadimenti, ma anche il loro permanere, poiché le epoche trascorse (" le molte vite state") si collocano in una sorta di non cancellabile paesaggio ("Secoli andati. Anzi no" e "tutto ciò che abbiamo visto è salvo"). Su tale sfondo il regno vegetale e la dimensione umana convergono e si muovono all'unisono: forse il poeta vorrebbe così cogliere il Tutto, anche nelle molte divaricazioni della quotidianità." Nella seconda parte, "Dialoghi sulla poesia", l'autore presenta in quattro dialoghi con un suo ipotetico studente il suo manifesto sulla poesia.