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Vidal Escabia, scrittore di bassa lega incaricato di redigere il prologo delle memorie di Juan Herrera, da poco scomparso, viene rinvenuto morto in una stanza d'albergo dalla vedova di Herrera, la fatale Elena Villena, che va a trovarlo dopo avergli inviato un suo breve manoscritto, "L'assassina letterata". Il racconto, a quanto spiega la stessa Villena, è una scheggia non inclusa nel suo romanzo "Il dolce clima di Lesbo", dove una giovane donna, Eva Vega descrive la morte di un poeta e chi legge questa narrazione finisce a sua volta assassinato.