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Protagonista della scena artistica e culturale romana negli anni del pontificato di papa Pio IX Mastai Ferretti (1846-1878) e del primo decennio della capitale unitaria, Virginio Vespignani (1808-1882) è figura di spicco nel panorama dell'architettura italiana del XIX secolo. La sua opera si declina in molteplici ambiti, dall'edilizia sacra a quella sociale e di servizio, ai lavori di restauro e manutenzione delle mura e delle porte di Roma. Come architetto municipale è ideatore di scenografici allestimenti temporanei e di numerose girandole incendiate sul Pincio e sul Gianicolo, momenti di glorificazione della Chiesa e occasione di pubblico spettacolo. Attivo nei territori dello Stato Pontificio lo è anche nelle Province italiane, con importanti fabbriche teatrali (Viterbo, Orvieto), allestimenti temporanei e opere pubbliche realizzate in qualità di architetto camerale, palazzi per famiglie emergenti di città della provincia di Orvieto, a Viterbo, Tarquinia, Ceprano.