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"Il figlio d'Israele" è un'opera che ci immette nella cultura e nella mentalità del mondo in cui è nato e cresciuto Gesù per mostrarci il vero Messia dei vangeli, ben diverso da quello che la religione occidentale cristiana si è andata creando nel corso dei secoli. L'opera esamina i rapporti che intercorrevano tra Gesù e la sua famiglia, tra Gesù e i farisei e le varie correnti religiose della società ebraica del tempo. Prende in considerazione la sua cultura e il messaggio da lui predicato, dimostrando come i contenuti della sua predicazione si rifacevano, oltre che alla bibbia ebraica, al pensiero dei migliori rabbini e scritti religiosi del tempo, rivelandoci un Gesù realmente figlio del suo popolo. Il presente volume affronta alcuni pregiudizi ben radicati sia tra gli ebrei che tra i cristiani contrapponendo loro le chiare parole della Sacra Scrittura e mostra come la chiesa dei gentili si sia allontanata dall'insegnamento di Cristo rinnegando tutta l'ebraicità del suo messaggio per abbracciare, cristianizzandolo, il paganesimo da cui venivano i suoi membri e accettare che un imperatore pagano si autonominasse, riconoscendone la Chiesa l'autorità, vescovo dei vescovi, cioè papa.