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Georges Vallin individua due forme fondamentali dell'esperienza spirituale della Trascendenza, che definisce rispettivamente "esperienza religiosa" ed "esperienza metafisica". Nella prima la Trascendenza è attuata dall'uomo nel senso di una relazione integrativa con l'Assoluto nella sua forma "personale", ovvero nella forma specifica del Dio creatore; esperienza presente in modo particolare nel monoteismo giudeocristiano e nel teismo induista. Questo accesso alla Trascendenza si realizza nella Via d'Amore, che ha le sue diverse configurazioni formali da Oriente a Occidente, ma essenzialmente ha una struttura pressoché univoca. L'"esperienza metafisica" della Trascendenza ha come fine la compiuta integrazione dell'uomo, senza relazionalità, nell'Assoluto, inteso nella sua forma transpersonale. Questo tipo di esperienza della Trascendenza è descritta ed attuata in modo particolare nella Via della Conoscenza, ancora oggi ben sviluppata nelle discipline orientali, cinesi o indiane, ma questa via è presente, come reputa Vallin, anche in Occidente, nel Platonismo e, nel contesto del cristianesimo cattolico, in Maestro Eckhart.