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Come era strutturata la vita della Scuola Popolare nel secondo dopoguerra? In quali forme, con quali mezzi e con quali risultati lo Stato perseguì la lotta all'analfabetismo e la formazione della coscienza democratica del cittadino attraverso la scuola? La Scuola Popolare fu effettivamente quel canale di educazione che lo Stato auspicava? E gli insegnanti furono veramente coinvolti in quest'opera? Sono alcuni degli interrogativi cui prova a rispondere il libro, attraverso una ricerca documentaristica che ha compulsato i circa 150 registri di classe dei corsi popolari dal 1947 al 1972 presenti nell'Archivio della scuola elementare De Amicis di San Ferdinando di Puglia. Emerge che l'azione educativa e didattica degli insegnanti dei Corsi delle Scuole Popolari è stata particolarmente ispirata non solo alle necessità di sviluppare competenze cognitive specifiche ma anche virtù morali e civiche, onde guidare i soggetti a divenire membri consapevoli della società, educarli al senso sociale, alla consapevolezza della propria posizione rispetto alla comunità dei propri simili e a collaborare al bene comune.