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Nel mondo è proprio l'Italia ad avere il primato negativo in fatto di disciplina dei servizi idrici e di privatizzazione. Ma contro l'apparenza, non tutto è perduto. Come è possibile, con le norme esistenti, mantenere l'acqua sotto il controllo pubblico? È la domanda centrale a cui il libro vuole rispondere. Partendo da pochi principi universali anche in Italia, si può delineare uno Statuto per l'acqua, largamente condiviso, che non è utopia, ma prima di tutto realtà vissuta. La valorizzazione dei principi costituzionali più vicini ai reali bisogni delle persone, la diffusione della conoscenza di importanti sentenze, l'impiego delle nuove opportunità offerte dall'Unione Europea e, soprattutto, la consapevolezza dei propri diritti e responsabilità da parte dei cittadini sono ingredienti sufficienti a costruire un quadro di riferimento sicuro per la gestione del più importante dei beni comuni. Dopo un meticoloso lavoro di valutazione e integrazione delle norme nazionali ed europee, Marco Manunta propone una soluzione giuridica che consente il controllo interamente pubblico del servizio idrico, senza la necessità di alcun intervento legislativo.