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A partire dalla loro riscoperta 260 anni fa le rovine di Pompei, cristallizzate dall'eruzione del Vesuvio in un eterno 79 d.C., non hanno smesso di esercitare il loro fascino sui moderni, che della città campana hanno fatto un luogo d'elezione per l'incontro con l'Antico. Il sito archeologico ha continuato a rianimarsi e rivivere, oltre che nella fantasia di viaggiatori e turisti, nelle rielaborazioni di poeti, romanzieri, scultori, pittori, musicisti, cineasti. Ad alcuni significativi aspetti della fortuna di cui le antichità pompeiane hanno costantemente goduto nell'immaginario della modernità è dedicato il presente volume, che raccoglie i contributi di Marxiano Melotti, John Meddemmen, Luciana Jacobelli, Lorenzo Braccesi, Giorgio Zanetti, Renzo Cremante, Paolo Campiglio, Maurizio Harari, Stefano Rocchi e Danila Comastri Montanari.