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Basandosi su un rigoroso lavoro di documentazione storiografica, Magda Poli compone una prova di teatro-verità dedicata ai tragici eventi che, tra il 1914 e il Ì918, precipitarono l'umanità nell'Apocalisse. Un mare d'inchiostro per un mare di sangue racconta l'orrore della guerra e l'oscuro potere delle parole, la forza della propaganda e il sacrificio degli ultimi della Storia. Tra le pieghe di una drammaturgia polifonica, nell'alternarsi di registri opposti, echeggiano la retorica incendiaria degli interventisti e la prosa aggressiva di Benito Mussolini, il lirismo oracolare di Gabriele D'Annunzio e gli slogan della stampa ufficiale.