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Il volume racconta le vicende di Gianluca Maria Calì, imprenditore siciliano che dice no alla mafia. Il 3 aprile 2011 subisce un primo attentato mafioso per aver rifiutato di pagare il pizzo. Sempre nello stesso mese di aprile del 2011 si aggiudica all'asta presso il Tribunale di Palermo la villa di proprietà di Michelangelo Aiello e Michele Greco detto il Papa, bene confiscato a seguito delle condanne subite nei processi di mafia, Gianluca vuole trasformarla in casa vacanze dove si svolgono attività legali e che offrono opportunità di lavoro nel rispetto delle norme. Innumerevoli "avvertimenti" e atti intimidatori denunciati regolarmente rendono la sua vita un vero e proprio turbinio di fatti e vicende incredibili, ma le sue denunce hanno come effetto la condanna dei mandanti mafiosi e degli esecutori e oggi Gianluca Calì può dire con fierezza di aver raggiunto l'obiettivo di essere un imprenditore libero e non compromesso, proprio come Libero Grassi, il suo modello e punto di riferimento, vissuto per la nostra libertà.