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Dopo cinque anni si conclude la saga di Peppino Lo Cicero, guappo napoletano in pensione costretto dagli avvenimenti a tornare in pista. La storia che ha confermato a livello internazionale il lavoro di Igort, capitano di lungo corso del fumetto italiano è disegnata in bianco nero e azzurro. Si tratta della versione integrale rivista e corretta in una confezione lussuosa di grande formato. Centosettansei pagine di uno tra i romanzi grafici più importante degli ultimi anni a opera di un autore italiano. Un vero e proprio affresco dell'Italia anni Settanta, ambientato a Napoli, raccontato a cavallo tra ironia e tragedia. Ecco la storia di una rinascita, il ritorno alla vita di un uomo che si credeva finito e che attraversando l'inferno delle sparatorie vede riemergere lo spettro possibile di una vita pacificata. Un pulp vero e proprio che rende omaggio alla tradizione narrativa della graphic novel, al nero italiano, al cinema di Sergio Leone e Takeshi Kitano, pur rimanendo una storia aldilà del genere stesso. Peppino Lo Cicero è un guappo in pensione, vive la sua vita in ritiro, si occupa di pesca e del figlio Nino, guappo anche lui. Ma nella missione di oggi Nino cade, vittima di un agguato. Qualcuno ha tradito. Lo stesso Peppino rischia la vita, considerato non più troppo pericoloso ma comunque un intralcio. Peppino però, uomo della vecchia guardia, spinto dalle circostanze trova la forza di un tempo e ricomincia a uccidere...