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Il movimento futurista, fondato dal poeta Filippo Tommaso Marinetti, utilizzò tutti i linguaggi dell'arte: musica, poesia, pittura, scultura, teatro, spesso combinati insieme, in maniera anticonformista e rivoluzionaria. I futuristi, come dice il nome, guardavano con fastidio il passato e la tradizione, credevano nel progresso, nella tecnica e nella scienza, amavano macchine, treni, aeroplani, si vestivano e si comportavano in modo provocatorio. Giacomo Balla è senza dubbio uno degli artisti più interessanti del movimento. Nella prima parte della sua vita, a cavallo fra Otto e Novecento, produsse opere figurative e, in un certo senso, tradizionali; poi scoprì l'Astrattismo, il linguaggio del cinema, la sperimentazione dadaista e futurista e produsse le sue opere più innovative e interessanti. Con Balla e i futuristi, in questo libro, se ne vedono (e se ne fanno) davvero di tutti colori. Età di lettura: da 10 anni.