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Una donna cerca disperatamente per 22 anni i suoi cinque figli, che le erano stati tolti quando erano bambini, e miracolosamente riesce a ritrovarli; un avvocato torinese dimostra, documenti alla mano, di essere il legittimo principe di Monaco. E ancora: Mike Bongiorno va dove lo porta il cuore, cioè a Torino, regalando al suo vecchio maestro Raro forse l'ultima gioia della sua vita; il padre adottivo di Serena Cruz aspetta un cuore nuovo, che però non arriva in tempo; una ragazza decide di fare la pornostar, il padre la perdona ma i compaesani no; il prof. Mario Milanese spiega perché gli aquiloni salveranno il mondo. Sono alcune delle storie vere di "Bianca & Nera": sono i colori della cronaca, ma soprattutto della vita. Nella prima parte del libro ci sono due racconti. Perché? Spiega Caravella: "Nel giornalismo la parola fantasia spesso è sinonimo di bugìa: il cronista è prigioniero delle storie che deve raccontare, non può superare certi margini, anche se la te! ntazione è forte. Deve fare delle brusche frenate, se è onesto. Io ho dovuto farle per 35 anni e per una volta ho deciso di non toccare il freno, ma di premere sull'acceleratore".