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L'Italia fra le due guerre vissuta da un bambino che affronta con la sua famiglia la povertà, la persecuzione politica, l'emigrazione obbligata, la vita da straniero e il ritorno con le attese non soddisfatte. Le valli e le montagne del Piemonte e della Francia sono teatro di questa memoria biografica, raccolta da Lidia Castrini Munafò con grande rispetto per un uomo fra i tanti portatori di sofferenza e di dignità, di illusioni e di intraprendenza a cavallo delle Alpi. Filippo, il protagonista, vive una storia come altre, più drammatica a causa della perdita della madre in tenera età. Data la povertà della famiglia, a 12 anni abbandona la scuola e viene "affittato" per un sacco di farina come guardiano di vacche. Per alleviare le sofferenze, costruisce un suo mondo fantastico, nel quale cerca le tracce di quell'angelo di cui gli parlava la mamma quando voleva tranquillizzarlo. Cresce continuando a sognarlo, mentre costruisce con fierezza il suo futuro.