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Oggetto di culto per intere generazioni di scrittori (da Elizabeth Bishop a Raymond Carver alle nuove leve delle letteratura americana), tornano in libreria i saggi sul mestiere di scrivere di Flannery O'Connor, una delle più celebrate autrici americane del Novecento, la voce più rappresentativa della narrativa sanguigna ed espressionista del Sud degli Stati Uniti, insieme a William Faulkner. "A parer mio quasi tutti sanno cos'è una storia, fino a che non si siedono a scriverne una", dice la O'Connor in uno di questi saggi. E infatti, "Nel territorio del diavolo" si rivolge tanto a scrittori che non hanno mai provato a raccontare una storia quanto a quelli che lo fanno abitualmente, per cercare di scoprire qual è la natura e qual è lo scopo di questo mestiere. L'autrice mette apertamente in campo la sua profonda religiosità cattolica senza mai sconfinare nel fanatismo o nella bigotteria e anzi rifiutando ogni degenerazione moralista - e ci offre esempi cristallini di teoria letteraria in cui i concetti di grazia e di mistero acquistano forza e fascino per qualunque lettore. Ad aprire il libro, un piccolo gioiello: la più incantevole ed esilarante descrizione di un allevamento di pavoni che vi potrà mai capitare di leggere.