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Nella ricerca di Giuseppe Abbati è dominante la curiosità verso gli stili e le correnti del '900. Della prima parte del secolo corto intravvediamo soprattutto un'anima dadaista espressa nel solco di Grosz e Johannes Baader o, di più, di Hannah Hoch (a parte gli evidenti omaggi a Duchamp). Vediamo emergere così l'attrito dell'artista sulla realtà del nostro ultimo ventennio nella scomposizione, nel taglio, che diventano il già ampiamente evocato all'inizio del '900 (dopo guerre e crisi sociali che ci appaiono chiaramente corsi e ricorsi), "atto eretico" e fondamentalmente liberatorio, attraverso il riassemblaggio di matrice concettuale dadaista. A livello formale troviamo in queste "combinazioni" tutto il lavoro di studio e ricerca che l'artista ha rivolto, particolarmente, ad alcuni dei grandi artisti attivi nella ricomposizione estetica a mezzo del collage...