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Edita nell'originale tedesco nel 1853, l'opera fu pubblicata in italiano nel 1865, in occasione del sesto centenario della nascita del sommo poeta. Emil Ruth parte dalla constatazione che vi sono due serie difficoltà che trattengono i più ad avvicinarsi alla "Divina Commedia": la prima è l'ignoranza della filosofia, della teologia d'allora e del peculiare concetto politico di Dante; la seconda, la poca chiarezza e la confusione delle interpretazioni. Con gli studi l'autore si propone così di servire di semplice spiegazione della "Divina Commedia" ed agevolare il lettore senza ostacolarne il piacere. Presupposto fondamentale degli studi è il fatto che Dante volle, nel suo poema, ammaestrare gli uomini intorno alla loro doppia destinazione, vale a dire il conseguimento della felicità terrena e celeste. L'autore si è quindi dedicato a mettere insieme, con l'aiuto di vari scritti danteschi (Convito, De Monarchia, Vita Nuova) e di molti passi della "Divina Commedia", non solo il sistema della doppia destinazione dell'uomo, ma anche dei mezzi per conseguirla.