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Dallo "splendore" delle feste emergono le vicende esistenziali e storiche delle duchesse e delle dame che animarono la corte estense ferrarese negli anni fastosi del Rinascimento. Che ne divengano l'emblema o che il loro essere protagoniste afferisca piuttosto ai momenti organizzativi e preparatori, le donne sono sempre al centro della scena. Principesse di Ferrara o di fuori tutte erano educate ed istruite dai migliori maestri del tempo ed erano donne di notevole intelligenza e personalità. Accanto ai mariti svolsero ruoli di rilievo all'interno della vita politico-culturale dello Stato e avevano piena libertà nello svolgere quelle mansioni considerate proprie delle donne: l'educazione dei figli, la gestione della casa, la tutela dei monasteri, la elargizione delle elemosine. Era di loro competenza gestire i programmi artistico-culturali della corte, organizzare le manifestazioni per eventi ufficiali, provvedere ai divertimenti e ai grandiosi banchetti che sempre accompagnavano i momenti di festa, occasioni di grande visibilità agli occhi delle altre corti italiane ed europee cui ostentare magnificentia nella eccellenza delle arti e nello splendore della vita di corte.