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Un'opera per il terzo millennio, sovversiva e illuminante, un cammino transdisciplinare, ma ben fermo nelle sue esigenze di rigore sperimentale. L'autore - formatosi al metodo scientifico - è uomo dai molti linguaggi, profondamente coinvolto nelle trasformazioni della vita e del pensiero contemporaneo. Il libro si compone di 1364 aforismi/strofepensiero nei quali il respiro del saggio filosofico-scientifico si coniuga al ritmo e alla sospensione propri della poesia. Un'ulteriore stratificazione è data dalle immagini - piccole o grandi, a colori o in bianco e nero - che a mo' di contrappunto accompagnano il testo. "Homo-abstractus" è storia di un'assenza (tali sono i processi di astrazione dai quali nascono il pensiero umano e la cultura) che si fa strada nel corpo-mente-cervello di Homo. Una nuova organizzazione psicobiologica che tende a favorire i processi di dematerializzazione della cosa concreta, come già il linguaggio umano con la nascita di una struttura simbolica, nella direzione di un possibilie (definitivo) distacco dall'antica origine animale.