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L'esperienza di Brigitte Brault in Afghanistan ha inizio con l'intervista al comandante Massoud poco prima della sua uccisione. L'anno seguente vi torna per insegnare tecniche di reportage a 14 giovani di Kabul, con le quali realizza il documentario "Regards d'Afghanes", autoritratto delle donne afgane. Per attraversare le zone pericolose con le allieve, la reporter chiede protezione a Shazada, capotribù pashtuti in guerra contro i talebani. Con la fiducia che le immagini da loro riprese cambino l'idea che il mondo ha del suo popolo, lui accetta. L'attrazione tra i due è reciproca e immediata. Ne nasce una complessa storia d'amore: lei incarna l'autonomia e la modernità, lui è il garante delle regole della società feudale cui appartiene, ma rifiuta l'oscurantismo sostenendo la fragile democrazia afgana.