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Un elaborato e genuino distillato di vite, dove ognuno potrà ritrovarsi nel profondo. Il personaggio non ha un nome proprio, o meglio, ne ha tanti: Viola ecchimosi, Nana da giardino alta all'occorrenza, Viaggiatrice da cavacecio, Pascolatrice di egofili, Prodotto felice, ES-senza Viola. A seconda di ciò che vivrà si firmerà con un nome diverso, a sua ispirazione. È così che farà vivere appieno tutte le se stesse che la compongono, a seconda degli incontri. Chi è la viaggiatrice? È una persona come tante, prima di ogni cosa un individuo in continua ricerca: curiosa, si stupisce, si turba e si rianima di continuo e sa molto bene che il futuro, soprattutto il suo, è un gesto fatto adesso. Queste lettere sono nate come nasce l'amore, senza un perché. Sono la conseguenza, anzi, la prosecuzione, della ricerca artistica dell'autrice in cui la protagonista delle opere pittoriche esce dalla tela, smette per un po' di essere dipinto e inizia a raccontare da chi è composta questa sua, ma forse anche nostra, immensa, bizzarra, spietata Esistenza.