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La confessione che il detenuto Riccardo Filippucci, detto Jason, fa alla psicologa Pinardi prima del suo ennesimo processo d'accusa rivela la mente di un uomo costretto a scavare nei meandri della propria memoria in un estenuante corpo a corpo tra i ricordi immersi nella coscienza, costretto a un'unica via d'uscita: la morte imposta a chi non riesce più a trovare le fila di un'anima persa alla ricerca di una verità inesistente. Pierfrancesco Majorino, nato a Milano nel 1973 dove si occupa di politica, ha scritto un romanzo di iniziazione in un'epoca che manifesta i sintomi tragici della Fame chimica.