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Il centro storico di Senigallia, nonostante le trasformazioni subite negli ultimi due secoli e i pesanti danni arrecati dal terremoto del 1930, conserva tuttora molto visibile l'impronta degli interventi cinque-settecenteschi che ne hanno determinato l'aspetto e la forma attuale, sia nell'andamento della cinta murata, come nell'orientamento ortogonale di parte del suo impianto e nello stile architettonico della maggior parte dei suoi edifici. La ricostruzione radicale subita dalla città a partire dalla metà del '400, dopo due secoli di decadenza, ha comportato però la distruzione di quanto restava o comunque era visibile della città romana e medievale, i cui resti giacciono ora ad una profondità variabile da 1 a 4 metri: questa è appunto la città perduta.