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Nel febbraio 1517 Francesco Maria Della Rovere, al comando di alcuni contingenti mercenari reduci dalle guerre italiche e accompagnato dal fido Federico Gonzaga, lascia Verona diretto verso il Ducato di Urbino, di cui era stato privato da papa Leone X a favore del nipote Lorenzino dei Medici. Conquistata senza difficoltà Urbino, l'ex duca occupa quasi tutto l'entroterra, ma quasi privo di artiglieria, deve fermarsi davanti le mura delle città costiere, saldamente tenute dall'esercito ecclesiastico-mediceo al comando del nuovo duca. Si alternano così scontri e assedi in una guerra di logoramento, prima nel Ducato, poi a partire da giugno nella Marca di Ancona, senza che nessuna delle due parti riesca a prevalere. Al centro di questa seconda fase si pone l'assedio della terra murata di Corinaldo, contro le cui solide difese niente può il pur forte esercito roveresco. La celebrazione di questo evento specifico offre l'occasione per una prima sommaria ricostruzione del quadro generale della Guerra di Urbino e della vicenda storica dell'assedio, nonché del contesto istituzionale, economico e sociale del tempo in una terra (Corinaldo) della Marca d'Ancona.