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È la storia di un giovane prete, don Giuliano Bonci, che negli anni del secondo dopo guerra fu inviato subito dopo l'ordinazione sacerdotale a svolgere il suo ministero a Strada in Casentino comune di Castel San Niccolò. Qui, di fronte alla miseria e alla disoccupazione, diede vita ad un'attività economica nel settore della maglieria che nel giro di un anno aveva procurato lavoro ad un centinaio di donne e ad una decina di uomini addetti alla manutenzione delle famose macchine "Ago magico". Purtroppo l'iniziativa fallì nel giro di due anni per vari motivi: innanzi tutto le difficoltà del momento post-bellico così difficile e complesso, poi l'inesperienza economica e finanziaria del sacerdote ed infine a causa di chi si approfittò della situazione a proprio ed esclusivo vantaggio. Tuttavia l'iniziativa di don Bonci può essere portata ad esempio per il coraggio e la passione dimostrati dal sacerdote nell'impegno dimostrato verso una popolazione che si trovava in uno stato di estrema necessità. Forse si è trattato di un precursore di un'economia civile di cui tanto si parla oggi?