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Un testo che viene da lontano e che mira lontano, questa la sensazione che si ha alla lettura dei versi che compongono la raccolta titolata "I Fogli dei Quaranta". Viene da un lontano passato e origina dalla fonte dell'acqua della vita che ha irrorato la penna di coloro che furono a Oriente come a Occidente i cantori d'una Cavalleria Spirituale in possesso d'una consapevolezza di cuore e d'intelletto che dal Medioevo ad oggi è sicuramente venuta a mancare... Ed è a essa, alla Siria, che l'autore dedica la prefazione di questo libro e implicitamente il testo stesso, radicato nell'oltre e nella storia che stiamo vivendo, in attesa del ritorno di Colui, che egli, con tutta una tradizione spirituale d'origine sciita, chiama il Sole d'Occidente. Quest'ultimo, conclude l'introduzione, quando la Terra sarà ricolma d'ingiustizia, ristabilirà il diritto del vero nel mondo e in ogni uomo e sconfiggerà l'ingiustizia degli Oppressori presenti in ogni credo che nasconda all'uomo la sua autentica natura.