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"Fausto e Saraceno sono esattamente il contrario di due gocce d'acqua. Fausto è alto, Saraceno è basso. Fausto parla poco, è cupo, pensoso; Saraceno è logorroico, è sempre alla ricerca di una "battuta divertente". Fausto è toscano, Saraceno è calabrese. Il caso li ha messi assieme costringendoli a lavorare fianco a fianco nell'arco di una giornata. Fausto e Saraceno sono due tecnici di teatro (uno elettricista, l'altro macchinista) impegnati a montare la scena di uno spettacolo (Aspettando Godot). Presto succede qualcosa di non spiegabile, Saraceno firma una cantinella col soprannome di "Pazzesco" e subito gli occhi di Fausto non riescono a nascondere una rabbia dolorosa; come se qualcosa si stesse "rompendo" nella sua mente." (Ugo Chiti)