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Ciancimino è considerato un "salgariano" in quanto scrittore di avventure che molto hanno in comune con i romanzi di Salgari. Ma nei romanzi che non scrisse per altri sotto falso nome o in società con Luigi Motta, Ciancimino si propone come scrittore quasi di fantascienza, riprendendo dove Jules Verne aveva lasciato le sue opere. Scrittore moderno e preveggente Ciancimino scrisse tutta la sua opera in pochi anni, prima di morire prematuramente, e quindi non c'è da stupirsi se nella foga creativa si riallaccia a temi e romanzi gialli editi nei primi del secolo scorso. "Il mistero della Sfinge Gialla" comincia come uno dei più famosi romanzi di Sax Rohmer, "Il delitto di mezzanotte", e si appropria di uno dei personaggi che lo scrittore inglese aveva creato in un precedente romanzo, "Il mistero del dott. Fu Manchu". Ma, al di là del quasi plagio del nome del cattivo, il romanzo di Ciancimino si avvale della sua esperienza di navigatore e ci mostra panorami che l'autore avrà certamente visitato nella sua vita di capitano di lungo corso. L'avventura del dottor Berri e dei suoi compagni non finisce in questo romanzo, ma continua ne "Le bare di granito".