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"Merleau-Ponty, filosofo francese, nel saggio Il visibile e l'invisibile, superando la dicotomia tra soggetto e oggetto, ci parla di una condizione dell'essere che è condivisa tra l'uomo e il mondo. Secondo il filosofo, l'uomo organizza la sua esistenza attraverso un rapporto di reciprocità col mondo. Ogni oggetto, ogni cosa appartenente alla realtà (ogni evento implica una dimensione di visibilità), ma contemporaneamente contiene anche una dimensione spirituale e invisibile. Il rapporto tra queste due dimensioni: visibile e invisibile (fatta di relazioni, forze energetiche, movimenti intensivi) è necessaria, complementare e dialettica. In Post emerge l'antica dualità visibile-invisibile." (Raffaella Barbato)