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"Sono ancora un ragazzo affamato della vita. Incauto predatore di sogni, alchimista e sciamano, so trattenere nella mia cera le impronte più lievi e lontane, il soffio di una nube, il colore di quelle rose... Traverso regioni d'ombra luminosa, spazio nella luce d'oriente. Il mio nome è nelle risate delle ragazze che scompaiono fra i girasoli, il mio corpo è agile e forte, bandiera scagliata verso il cielo. Il mio sorriso è da un vino inebriante, la mia voce in una canzone che mi canta una madre amorosa, nel Giardino degli aromi" (Mario Sodi).