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Negli ultimi anni si è assistito a una decisa evoluzione in termini di qualità di immagine e, di conseguenza, di risultati clinici, che hanno fatto sì che l'angiografia RM si debba considerare una realtà clinica. Questo risultato è la diretta conseguenza di due fattori, ugualmente decisivi: il primo è rappresentato dall'evoluzione delle apparecchiature e, in particolare, dei gradienti e delle sequenze di acquisizione; il secondo è l'impiego dei mezzi di contrasto paramagnetici. I due fattori con uguale contributo hanno fatto "decollare" l'angiografia RM, consentendo di raggiungere risultati di elevato livello diagnostico, paragonabili a quelli dell'angiografia digitale. Aspetti particolari, che meritano di essere sottolineati, sono la costanza e la riproducibilità dei risultati dell'angiografia RM con mezzo di contrasto, soprattutto in confronto con le precedenti tecniche di angiografia RM senza mezzo di contrasto. Al tempo stesso, sta crescendo l'interesse per i mezzi di contrasto "intravascolari", al fine di migliorare i risultati, già molto buoni, dei mezzi di contrasto paramagnetici attualmente disponibili. L'obbiettivo di questo volume è di dare solide basi per l'angiografia RM con mezzo di contrasto, iniziando dalle tecniche di acquisizione, nelle quali vengono riconsiderate anche le precedenti tecniche di acquisizione non contrastografiche, per passare poi alle applicazioni cliniche più significative.