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Dante Dossi è stata una figura originale di salesiano che ha saputo vivere la sua vocazione in comunità e "nel carcere" dove ha visitato i suoi "fratelli", portando in dono la Speranza che nasce dal Vangelo. Dopo 11 anni nel Centro salesiano San Domenico Savio di Arese che accoglie giovani in difficoltà, ha vissuto fino alla morte a Nave in una casa di formazione per giovani salesiani; da lì partiva per le carceri d'Italia prima, di Brescia e Bergamo poi come assistente volontario, rivivendo il Don Bosco, che entrava nelle carceri di Torino, dove trasse l'ispirazione per fondare i suoi oratori che diventarono luogo di prevenzione per tanti giovani della strada.