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Barbara Allason: la raffinata germanista, l'intellettuale salottiera e un po' snob, la coraggiosa cospiratrice antifascista, l'amica cordiale e generosa, la donna qualche volta insicura e qualche volta eroica. Altrettanto complessi sono i rapporti descritti nei suoi libri, tanto quelli autobiografici quanto i romanzi, i racconti e i saggi: la devozione per il padre artigliere e quella verso il padre spirituale Piero Gobetti, di lei tanto più giovane, ma riconosciuto come maestro; l'ammirazione per l'altro grande maestro, Benedetto Croce; la relazione con le donne che nel suo percorso rivestono un ruolo importante, dalla giovane Ada Prospero alla fantasiosa Annie Vivanti; il rapporto profondo e creativo con le scrittrici di cui studia vita e opere, Caroline Schlegel e Bettina Brentano. Le vicende personali diventano per lei materia letteraria: nelle opere di narrativa gli aspetti autobiografici sono sempre presenti e anche nella saggistica l'impronta personale è forte.