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Il comunismo, prima di essere un apparato di potere, è un'ideologia e una mentalità. Il suo nucleo filosofico è il materialismo dialettico, ovvero una concezione del mondo e della storia in cui non esistono né verità assolute, né istituzioni permanenti, ma tutto muta e si dissolve in un perpetuo divenire. Per questo dopo l'auto-dissoluzione dell'Unione Sovietica, gli errori fermentati in Russia si sono diffusi nel mondo, dove il comunismo sopravvive, ma si è trasformato ed è divenuto policentrico. L'evoluzionismo, il pragmatismo e l'edonismo, intrinseci alla dottrina comunista, pervadono l'Occidente e alla "dittatura del proletariato" si è sostituita una "dittatura del relativismo" che scaturisce dalla stessa fonte avvelenata del materialismo dialettico. Oggi la ex-nomenklatura comunista controlla ancora larga parte del potere in molti paesi del mondo, mentre in altre nazioni, come la Repubblica popolare della Cina, il potere continua ad essere esercitato dal solo Partito Comunista, al potere dal 1949. L'anticomunismo da parte sua si è dissolto, perché, come già ammoniva Pio XI nella enciclica Divini Redemptoris del 19 marzo 1937: "assai pochi hanno potuto penetrare la vera natura del comunismo". Per questa ragione il testo che presentiamo può rappresentare un utile strumento nella battaglia delle idee che è necessario condurre, fino a quando non si compia la profezia della Madonna che, nel 1917, a Fatima previde la diffusione degli errori della Russia nel mondo, ma anche il trionfo finale del Suo Cuore Immacolato.