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Orgosolo, da sempre, è un paese che riesce a trasmettere un senso di amicizia agli artisti che passano nelle sue contrade. È l'amore per tutte le persone incontrate come "prossimo" nei suoi due soggiorni orgolesi (1966, 1998), un mettersi in relazione autenticamente, laicamente che dà la spinta anche all'ultima narrazione di Sebastiana Papa, raccolta in questo libro. Relazione che sovverte i cliché della fissità mitografica su questi luoghi, cogliendo le costanti della vita in una quotidianità vissuta intensamente da uomini e donne che qui, e non altrove, per misteriosa fortuna, sono chiamati a lasciare un segno di cittadinanza sulla Terra.