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Vent'anni di storia nelle fotografie di Tano D'Amico: uno sguardo pensato e partecipato sulle minoranze che "cercano le proprie immagini". «Si possono dominare completamente solo uomini senza memoria. E, come i sogni, la memoria è fatta di immagini. Hanno vita e dignità propria. Una volta realizzate, vivono per conto loro. Non hanno più tempo, possono parlare a tutti. Riaprono drammi sepolti, questioni sopite. Richiamano ragioni sconfitte. Ci chiedono giustizia».