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Di "geografia sovversiva", a proposito di Elisée Reclus, si può parlare in almeno due sensi. Nell'uno - più proprio - perché Reclus, oltre a essere un grandissimo geografo, è stato anche un notissimo "sovversivo", comunardo dapprima e anarchico poi, e autore di articoli e opuscoli rivoluzionari. Ma si può parlare di geografia sovversiva reclusiana anche in un altro senso, più "disciplinare". Reclus sovvertì letteralmente la geografia: fu uno dei geografi - probabilmente il più geniale - che portò la disciplina geografica da una concezione prevalentemente fisica e politica a una concezione in cui gli elementi fisico-naturali sono strettamente intrecciati a quelli sociali e antropologici. Un vero e proprio "ecologista sociale" ante litteram, secondo John P. Clark, curatore del volume.