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L'avvento della cinematografia a Bologna è connesso a un processo di modernizzazione del volto urbano e degli stili di vita caratterizzanti gli anni tra Ottocento e Novecento. La storia del cinema muto bolognese non è solo la storia documentata dei cinematografi, degli impresari, degli intellettuali, perché la cinematografia si insinua tra la politica e la società civile, modificando il rapporto preesistente tra il mondo elitario aristocratico-borghese e quello popolare. Bologna è "città di spettacolo", crocevia di teatranti e intellettuali e proprio a partire da questa tradizione culturale sedimentata, durante gli anni del muto propone un'idea di cinema diversa da quella industriale che avrà successo negli anni seguenti. Le carte d'archivio, i progetti degli architetti, i programmi di sala e le cartoline d'epoca, illustrano e colorano l'avventura del cinema a Bologna, dal primo spettacolo del 1896 fino ad arrivare alla metà degli anni Venti.